Lesson 9 - Lezione N° 9 Kavod Rispettare gli altri. Halachà Nei Pirkè Avòt (4:1) si dice: Ayzenu mechubad - I nostri Saggi spiegano: “Chi si deve onorare? Qualcuno che mostra onore e rispetto

Italian lesson # 9 - Rispettare gli altri.

 

Lezione N° 9

 

 

 

Kavod

 

Rispettare gli altri.

 

 

 

Halachà

 

 

 

Nei Pirkè Avòt (4:1) si dice: Ayzenu mechubad – I nostri Saggi spiegano: “Chi si deve onorare? Qualcuno che mostra onore e rispetto all’altra gente”. Questo ci insegna che non è come l’altra gente ci tratta che ci fa diventare importanti e degni di rispetto, piuttosto è come tu tratti gli altri.

 

 

 

Quando capisci che ogni essere umano è creato ad immagine di Ha-shem, capisce che fin dalla nascita ogni essere umano è importante e pieno di valore. Se sei pieno di rispetto per gli altri esseri umani, tu aggiungi rispetto anche a te stesso. Tu riconosci che quando tratti gli altri con rispetto, tu esprimi rispetto verso il Creatore. Puoi comprendere tutto questo con l’immaginare che tutti quelli che tu incontri porta un segno che dice: “Per favore, Tratta questa mia creatura con grande rispetto. (firmato): Tuo Padre, il tuo Re, il  Creatore e Sostenitore dell’Universo.

 

 

 

La parola “kavod” viene dalla parola “kaved” che significa “pesante”. Kavod significa che noi abbiamo capito che ogni persona ha un peso e deve essere trattata seriamente. Kavod Habriot, la dignità dell’uomo, ha la più alta priorità nella Torà. Il rispetto per un altro essere umano non è contingente secondo i suoi meriti ma semplicemente perché è un essere umano.

 

 

 

(Stralci da Costruisci l’immagine di te stesso” di Rabbi Zelig Pliskin).

 

 

 

STORIA (basata su una storia vera):

 

La storia che sto per raccontarvi non è su dei particolari dettagli di come o perché io caddi fuori del sentiero della Torà e neanche dovrebbe servire per criticarvi o rimproverarvi. Piuttosto,, la mia speranza è di ispirarvi come e perché io decisi di ritornare. Circa dall’anno scorso, io sono tornata completamente sulla mia strada, ma probabilmente ciò non sarebbe stato se non fosse per gli sforzi di una donna molto speciale. Nella mia prima adolescenza, attraversai un periodo molto difficile. Soffrivo di bassa autostima per varie ragioni e pertanto mi associavo con le persone sbagliate. Io non volevo sfidare me stessa  per ottenere qualche risultato o qualche sogno; io volevo solo passare inosservata. Io provavo sentimenti negativi e tristi ogni giorno. Non avevo nessuno che io rispettassi o ammirassi per parlare insieme. L’unico modo di esprimere la mia frustrazione a quel tempo era essere ribelle. Lentamente e tristemente, la mia vita che in qualche modo era stabile, andò sempre più allontanandosi  dalla mia realtà di ogni giorno. Arrivai al punto dove avrei voluto essere sulla strada solo per “impiccarmi” e pensare di “morire”. Mentre ero su questa via, mi capitava spesso di incontrare la famiglia e i vicini. La loro reazione verso di me poteva essere o di ignorarmi totalmente e far finta come se io non esistessi, o, di avvicinarsi a me con biasimo per l’imbarazzo che causavo alla mia famiglia. In qualche modo, la gente sentiva che se mi avessero ignorato io non lo avrei notato, e se mi avessero rimproverato questo mi avrebbe aiutato. Una volta ogni tanto mi capitava di incontrare qualcuno che avrebbe voluto veramente parlare con me ma queste persone erano poche e a grandi intervalli di tempo.

 

 

 

Stavo passando un momento difficile nella mia vita. Non avevo bisogno di morale. Non avevo bisogno di essere rimproverata per sentirmi colpevole. Non avevo bisogno di essere ignorata o messa in imbarazzo. Ciò di cui avevo bisogno era un vero amore, cura, e interesse. Avevo bisogno di qualcuno che mi trattasse come una persona e mi parlasse come se io contassi molto, malgrado la mia differente apparenza e divertimenti peculiari.

 

 

 

Un giorno, mentre ero seduta su un parapetto davanti a un’area affollata di negozi, la sig. Cohen, la madre di una vecchia amica della scuola elementare, mi si avvicinò. Aveva una grande sorriso sulla faccia,  sembrava veramente felice di vedermi, e disse: “Oh! Wow! Che bella sorpresa! Non ti ho visto per tanto tempo!Come stai?” Non ero sicura di come reagire ma con lei mi sentivo al sicuro. Non ero abituate a gente che mi parlasse in un modo così caldo. Se guardo indietro, ora so che io un po’ da biasimare per aver creato questa distanza. Nella maggior parte degli anni della mia adolescenza, sospettavo che quasi tutti gli adulti che conoscevo mi giudicassero in modo sbagliato. Essi mostravano il loro disappunto tutte le volte che mettevano il loro sguardo su di me. Evitavo di guardarli, mi vestivo in modo differente, e avevo un modo di pettinarmi stravagante. La sig. Cohen rimase lì per circa 10 minuti a informarsi e a chiedere cosa stava succedendo nella mia vita. Era assolutamente ovvio che io non ero la stessa persona che lei conosceva allora, ma non sembrava che questo la disturbasse. Noi finimmo la nostra conversazione e lei se ne andò. Per qualche ragione, non mi ero mai sentita tanto bene come  in quel momento da molti mesi. Non era che lei avesse detto niente di straordinario. Lei solo mi aveva trattato come una persona normale. E avevo anche sentito nella sua voce che aveva rispetto per me. Non mi ricordavo di aver sentito un sentimento di rispetto verso di me da tanto tempo. Ed ero proprio contenta.

 

 

 

Per le due settimane seguenti, in qualche modo la sig. Cohen frequentò l’area di negozi dove ci eravamo incontrate. Lei faceva sempre in modo da avvicinarmi e di parlare con me di qualunque cosa mi passasse per la testa. Si arrivò a un punto che lei comprese che io non avevo una base consistente su cui appoggiarmi così lei mi chiese se volevo accettare di stare con la sua famiglia per una cena e poi dormire con loro per la notte. Qualche sera io veramente accettai la sua offerta, mentre altre volte avevo bisogno del mio spazio. Continuai col mio miserabile stile di vita per molti mesi ancora. Ero così piena di confusione che il mio solo conforto era stare in libertà per la strada. La sua costante attenzione positiva, e cura genuina, e il suo interesse senza volermi giudicare, tuttavia fecero un’impressione molto profonda su di me. Lei non mi trascurò mai. Sapevo che se avevo bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, potevo farle una telefonata e lei sarebbe venuta. Se lei lo fosse stata o no, non sentii mai che lei fosse imbarazzata di essere vista con me. Sentivo che il suo rispetto per me rimediava a quello che io sentivo mancante in me stessa. Alla fine veramente mi trasferii nella casa della sua famiglia, attraverso il suo amore, la sua cura, e il suo interesse, fui in grado di cambiare completamente la mia vita in tutto e diventai la persona che sono oggi.

 

 

 

Adesso so che uno dei dono più belli che tu puoi dare a qualcuno è assolutamente libero. Questo dono è onore e rispetto. Quando tu fai vedere che rispetti qualcun altro, l’altro, a sua volta, riesce a capire di essere rispettabile e alla fine finisce per vedere la vita attraverso lenti totalmente nuove. Questo mette in grado le persone di percepire il loro valore e il  contributo unico che esse possono dare nel mondo e questo le incoraggia ad attualizzare il loro potenziale.

 

 

 

Io devo la mia vita alla sig. Cohen. Senza di lei, potrei ancora stare seduta su un muretto della strada. Con la sua gentilezza, io sono felice, produttiva e desiderosa di crescere ogni giorno, e posso onestamente dire che adesso mi piaccio.

 

 

 

Discussioni sulle opzioni della domanda.

 

 

 

Come fa la gente a guadagnarsi il rispetto? Come fa a perdere il rispetto? Il rispetto è qualcosa che qualcuno deve guadagnare o noi dovremmo darlo a qualsiasi persona?

 

 

 

Se qualcuno soffre per mancanza di autostima quale effetto può avere su di lui il fatto che voi lo rispettiate?

 

 

 

Cosa ci guadagnerebbe uno se lui o lei dovesse agire con rispetto anche verso quelle persone che non agiscono con rispetto verso di loro?

 

 

 

Prolungamento nella settimana.

 

 

 

Fatti un punto preciso per conoscere qualcuno attraverso il pensiero o l’azione che tu preventivamente hai o non hai apprezzato.

 

 

 

 

 

Stiamo allungandoci nell’Haavat Israel per creare dei meriti per il Klal Israel in questi tempi urgenti.

 

 

 

Ripasso:

 

 

 

Il prolungamento della settimana dell’altra settimana era: Fatti un punto preciso per conoscere , attraverso il pensiero o l’azione, qualcuno che tu preventivamente non hai apprezzato.

 

 

 

Per favore, permetti a UNA persona di condividere la sua esperienza con questo esercizio per UN minuto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stretch Of The Week